Pargoli.
Non possiamo farci niente, è già Natale e mancano già poche ore alla sua fine. Avete ricevuto i vostri regali? O la crisi-fobia ha assalito anche i vostri amici più stretti? A me basterebbe solo un po' d'ispirazione impacchettata e spedita alla mia porta. Già, ultimamente non riesco a far colare dal mio cervello una sola goccia di concetto sensato. Volevo provare a scrivere una recensione de "La vita di Adéle", ma mi sono resa conto di aver subito le influenze di troppe opinioni. Il guaio è che visito troppo spesso il web e do troppo peso ai pensieri degli altri, trascurando le mie idee...
Io lo so che loro ci sono! Le idee intendo.
Sono piccine e rannicchiate nell'angolino del mio cuore e non c'è nemmeno una torcia che le illumini. Pff, che amarezza. Chi ha un rimedio contro la timidezza dei miei pensieri?
Mi servirebbe un setaccio o un ufficiale nazista nella materia grigia.
"Zu, zu! Idee di merden! Quelle che non zono nostre a destra! Zu forza! Nelle camere a ccass!"
Sto degenerando lo so, ma è l'unico modo che ho per far capire al mondo il disagio che mi assale in questo periodo natalizio.
Ah, la magia del Natale!
Forse è per questo che molti diventano dei Grinch e schifano l'atmosfera di fine Dicembre (in questo discorso sono esclusi i misantropi naturali che schifano tutto e tutti solo perché si credono i più fighi ma non hanno abbastanza palle per mettersi in gioco ... ebbene sì, ce l'ho con loro. Sono una mismisantropa).
Questo è il periodo in cui si tirano le somme.
Una pantagruelica tristezza ti avvolge, viene amplificata dal fatto che è inverno e sta "finendo" l'anno (anche se l'anno per me inizia a Settembre, alla faccia del calendario gregoriano) e inevitabilmente dai fin troppo peso alle cose che non hai fatto o alle cose che non sono andate come ti aspettavi.
Magari sto dicendo delle ovvietà, ma come faccio ad essere serena come le bimbe del Mulino Bianco e della pubblicità del Bauli, quando ho due esami a gennaio e tanti pensieri del cavolo per la testa?
Bah, vado a finire il mio the al cioccolato, magari va meglio.
P.S. Come se fossi in un programma di Caterina Balivo, saluto la mia adorabile Mea che è sicuramente fra i pochi lettori che si cagheranno questo post.
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