domenica 22 settembre 2013

The Night is a Good Place to Think about the Future

Stasera cosa ascolto? Josè Gonzàlez. Tanto per restare in tema metto su "Killing for Love".

Play.


Pur avendo un nome caldo e tipicamente spagnolo, il caro Jose è svedese, ma il suo modo di accarezzare le corde potrebbe far sciogliere e bollire la neve di Capo Nord. Nonostante io sia una rockettara o metallara che dir si voglia, apprezzo volentieri il suono di una chitarra spagnola ... generalmente apprezzo sia la chitarra sia i chitarristi, ma questa è un'altra storia che è meglio non svelare, dato che comincerei a parlare dei miei piccoli feticismi riguardo l'altro sesso (per la cronaca: capello lungo, chitarrista, psicopatico).

Fine. Cambio. "In our Nature".

Caro Autunno frettoloso,

 non vedevi proprio l'ora di arrivare, eh? Ma non potevi ritardare di qualche settimana come al solito? Eppure non ami apparire subito. Ti metti sulle punte e ti insinui silenzioso, invitandomi garbatamente ad allungare la gonna o a indossare il giubbotto di pelle che ho appena comprato (di cui vado particolarmente fiera, da brava donnetta shopping addicted). 
Mi sono accorta della tua presenza solo oggi pomeriggio. Si era fatto già buio e io stavo studiando Filologia Romanza, capitolo sui Dialetti Italiani. All'improvviso ho realizzato che presto avrei ricominciato a chiudermi in casa a studiare, con fuori il freddo che bussa, il the caldo e la musica in sottofondo. Esco spesso, ma l'atmosfera che si crea nel mio piccolo embrione di mattoni è impagabile e concilia la concentrazione, che non fa mai male. 

Fine. Cambio. "Time to Send Someone Away" (che sia un titolo profetico?)

Non sono in un periodo particolarmente allegro o particolarmente triste. Sono sono la preda preferita dei conflitti interiori. Passo dall'autolesionismo al autoesaltazione in meno di un minuto. Le cose che vedo, i comportamenti della gente etc, forse non sono esattamente la realtà. Molto probabilmente sono il riflesso di quello che le mie ombre vogliono mostrarmi. Magari mi vogliono tutti bene e non mi scansano come temo.
Purtroppo è un meccanismo incriccato quello che c'è nella mia testa. Incriccato sin dai tempi delle elementari, quando inondavo il banco di lacrime e mi fingevo malata per tornare a casa e non subire le angherie di una culona stronza e di tutte le sue scagnozze.
Dio, che pateticità.
Adesso mi piango pure addosso nel blog.
Pff ... pessima. 


Comunque, ho una lista di film piena piena.
Alcuni di loro mi prometto di vederli da circa un anno, come ad esempio Amarcord (mea culpa) che proprio non vuole farsi prendere.
Poi c'è "De tu Ventana a la Mia" (foto).
Mi sono innamorata della fotografia sin dal trailer. Non sono una che da molto peso ai virtuosismi registici, bado spesso all'estetica di un film, piuttosto che al suo lato tecnico, molto probabilmente perché non è il mio campo ma solo una passione puramente amatoriale. Però posso vantare una certa cultura in materia (Ego, nutriti Ego).
Oggi si parlava di serate film da organizzare con gli amici. Ho accettato, seppur solitamente io amo guardare i film DA SOLA. 
E sì!
Per la semplice ragione che non sopporto la gente che parla durante il film. Se potessi strangolare la gente che ciarla mentre stiamo guardando un film, avrei già mietuto parecchie vittime e io sarei da parecchio in gattabuia. 
Invece nella mia solitudine (o accompagnata da UNA sola persona amica, fidata e del mio stesso pensiero) posso rilassarmi e non passare il tempo a zittire con i miei "sssh" pruriginosi.

Comunque, sono già al 9° sbadiglio. Meglio che vada.

Nessun commento:

Posta un commento