Ho sempre avuto un grosso problema con la letteratura
medioevale, specialmente quella del Basso Medioevo: la pesantezza dei nomi dei
poeti minori. Sentir nominare “Jacopo
Da Lentini” è una sonora mazzata sulle gengive, per non parlare di “Pier Della
Vigna”, “Guido Delle Colonne” e “Iacopone da Todi”, una comitiva di consonanti
dure che bussano sul palato. Forse tutto è nato durante i miei nefasti anni di Liceo
Classico, quando provavo a tenere la testa chinata sul polveroso e marroncino
Baldi. Quel maledetto libro, aveva le pagine ingrossate, la veneranda età di 12
anni (ora va per i 20) e tutta la pesantezza dell’amor cortese. Sì perché io
detesto gli stilnovisti, non per il motivo ormai di tutti (Quotation:“Oddio che palle! L’amore inappagato!”) ma per la loro
debordante stucchevolezza. Lo gli autori stilnovisti erano fra i più approfonditi
al liceo e questo mi rendeva un po’ triste perché mi sarebbe piaciuto vedere un
prof decantare e analizzare i versi giocosi di Cecco Angiolieri. E invece no!
Veniva spesso liquidato con “è un poeta
eccentrico per il suo tempo”, “la sua
ribellione lo rese famoso, ma andiamo avanti”. Il perbenismo si fa strada
soprattutto fra i banchi del liceo classico (da segnalare la mia prof di greco,
la quale negava arrossendo la bisessualità di Saffo), il che è buffo. In un
epoca dissoluta si continuano a censurare le piccole licenziosità artistiche …
forse dire che siamo tutti dei moralisti è diventato troppo mainstream, ma è
troppo vero! Ognuno dovrebbe avere il pieno diritto di urlare ai quattro venti
questo luogo comune!
Mi sono persa …
Sto cercando di studiare per questo maledetto esame di Letteratura Italiana, che preparerò in 10 velocissimi giorni!
Eheh, challenge accepted!
E tutto questo sta accadendo in uno dei periodi più
incasinati di quest’anno arrivato a metà … il tempismo delle sessioni d’esame è
perfetto. (Alla fine sappiamo tutti che sono io che me le cerco)
Ho chiuso un'altra relazione importante per poi avvicinarmi
a un altro elemento della specie dei chitarristi (questa volta biondo). Per
quanto possa essere strafigo ai miei occhi, si sta rivelando il solito
psicopatico, pseudo misantropo ma che la birra con gli amici se la fa sempre.
Non che sia un idiota, stronzo e arido, anzi … è uno dei pochi ragazzi
intelligenti incontrati negli ultimi 3 anni … ma come al solito sono attratta
dai casi umani. Sarà sindrome da crocerossina o semplicemente io sono ciò che frequento?
Di base sono una che sta molto bene da sola, ma mi piace troppo la gente, quindi il rischio cotta-da-quindicenne è sempre regolato a gradazioni preoccupanti …
Di base sono una che sta molto bene da sola, ma mi piace troppo la gente, quindi il rischio cotta-da-quindicenne è sempre regolato a gradazioni preoccupanti …
Poi rimango delusa e odio la gente, poi faccio una nuova
amicizia e amo la gente, poi uno fa lo stronzo e odio la gente. E’ un bel excursus!
Vabbè, intanto leviamoci di torno gli stalker…
Nessun commento:
Posta un commento