mercoledì 12 giugno 2013

Sogno di un esame di inizio estate

Ho sempre avuto un grosso problema con la letteratura medioevale, specialmente quella del Basso Medioevo: la pesantezza dei nomi dei poeti minori. Sentir nominare “Jacopo Da Lentini” è una sonora mazzata sulle gengive, per non parlare di “Pier Della Vigna”, “Guido Delle Colonne” e “Iacopone da Todi”, una comitiva di consonanti dure che bussano sul palato. Forse tutto è nato durante i miei nefasti anni di Liceo Classico, quando provavo a tenere la testa chinata sul polveroso e marroncino Baldi. Quel maledetto libro, aveva le pagine ingrossate, la veneranda età di 12 anni (ora va per i 20) e tutta la pesantezza dell’amor cortese. Sì perché io detesto gli stilnovisti, non per il motivo ormai di tutti (Quotation:“Oddio che palle! L’amore inappagato!”) ma per la loro debordante stucchevolezza. Lo gli autori stilnovisti erano fra i più approfonditi al liceo e questo mi rendeva un po’ triste perché mi sarebbe piaciuto vedere un prof decantare e analizzare i versi giocosi di Cecco Angiolieri. E invece no! Veniva spesso liquidato con “è un poeta eccentrico per il suo tempo”, “la sua ribellione lo rese famoso, ma andiamo avanti”. Il perbenismo si fa strada soprattutto fra i banchi del liceo classico (da segnalare la mia prof di greco, la quale negava arrossendo la bisessualità di Saffo), il che è buffo. In un epoca dissoluta si continuano a censurare le piccole licenziosità artistiche … forse dire che siamo tutti dei moralisti è diventato troppo mainstream, ma è troppo vero! Ognuno dovrebbe avere il pieno diritto di urlare ai quattro venti questo luogo comune! 

Mi sono persa …

Sto cercando di studiare per questo maledetto esame di Letteratura Italiana, che preparerò in 10 velocissimi giorni!

Eheh, challenge accepted!

E tutto questo sta accadendo in uno dei periodi più incasinati di quest’anno arrivato a metà … il tempismo delle sessioni d’esame è perfetto. (Alla fine sappiamo tutti che sono io che me le cerco)
Ho chiuso un'altra relazione importante per poi avvicinarmi a un altro elemento della specie dei chitarristi (questa volta biondo). Per quanto possa essere strafigo ai miei occhi, si sta rivelando il solito psicopatico, pseudo misantropo ma che la birra con gli amici se la fa sempre. Non che sia un idiota, stronzo e arido, anzi … è uno dei pochi ragazzi intelligenti incontrati negli ultimi 3 anni … ma come al solito sono attratta dai casi umani. Sarà sindrome da crocerossina o semplicemente io sono ciò che frequento?
Di base sono una che sta molto bene da sola, ma mi piace troppo la gente, quindi il rischio cotta-da-quindicenne è sempre regolato a gradazioni preoccupanti …

Poi rimango delusa e odio la gente, poi faccio una nuova amicizia e amo la gente, poi uno fa lo stronzo e odio la gente. E’ un bel excursus!  


Vabbè, intanto leviamoci di torno gli stalker… 

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